"Big Data" un termine che è sempre più inserito nel nostro vocabolario di tutti i giorni. Ognuno di noi quotidianamente entra in maniera diretta o indiretta in contatto con varie piattaforme (social, e-commerce ecc.) che elaborano in maniera automatizzata i nostri dati. Ma siamo consapevoli fino in fondo dello strumento col quale interagiamo?
Il termine Big Data indica la raccolta in immensi dataset (insiemi di dati relativi a un tema specifico) di una quantità di informazioni non calcolabile, anche di natura eterogenea e diversificata per provenienza, tipologia ecc. Non soltanto quindi dati strutturati (es. i database) ma in primis dati non strutturati, fanno parte di questa categoria ad esempio i dati digitali di immagini, email, dati GPS, informazioni estrapolate dai social network e molti altri ancora di diversa natura e origine. L’insieme di tutte queste informazioni genera quel che viene chiamato Big Data, consentendo a chi li analizza di ottenere una plusvalenza legata ad analisi più generali e complete che incidono sull’ andamento complessivo della nostra Società.
L’utilità dell’utilizzo dei Big Data è legata al fatto che, tramite l’analisi di quantità eccezionali di dati, si è in grado di cogliere relazioni altrimenti non rilevabili e definire modelli interpretativi della realtà estremamente complessi e dettagliati. Le informazioni derivanti dai Big Data saranno quindi utilizzabili nei più svariati campi d’applicazione: dall’ambito scientifico alle analisi economico-finanziarie, dalla pianificazione di strategie politiche (gli esempi ormai più famosi sono alla campagna elettorale di Trump e quella legata alla Brexit) fino alle campagne di marketing.
È possibile raccogliere in tre tipologie principali i Big Data.
Tramite quindi l’interfacciarsi direttamente (comunicazione people to machine o people to people) o indirettamente (comunicazione machine to machine) lasciamo in rete un distinto profilo che evidenzia moltissimi tratti della nostra vita, dei nostri gusti e della nostra personalità. La domanda ora da porsi è: abbiamo sviluppati i giusti "anticorpi" e la giusta consapevolezza per far si che l’uso di questi dati non diventi un abuso?
Alessandro Saviano