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Privacy e Big Data

Privacy e Big Data

Cosa sono i Big Data?

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Privacy e Big Data
Il termine Big Data indica la raccolta in immensi dataset (insiemi di dati relativi a un tema specifico) di una quantità di informazioni non calcolabile, anche di natura eterogenea e diversificata per provenienza, tipologia ecc.

"Big Data" un termine che è sempre più inserito nel nostro vocabolario di tutti i giorni. Ognuno di noi quotidianamente entra in maniera diretta o indiretta in contatto con varie piattaforme (social, e-commerce ecc.) che elaborano in maniera automatizzata i nostri dati. Ma siamo consapevoli fino in fondo dello strumento col quale interagiamo?

Cosa sono i Big Data?

Il termine Big Data indica la raccolta in immensi dataset (insiemi di dati relativi a un tema specifico) di una quantità di informazioni non calcolabile, anche di natura eterogenea e diversificata per provenienza, tipologia ecc. Non soltanto quindi dati strutturati (es. i database) ma in primis dati non strutturati, fanno parte di questa categoria ad esempio i dati digitali di immagini, email, dati GPS, informazioni estrapolate dai social network e molti altri ancora di diversa natura e origine. L’insieme di tutte queste informazioni genera quel che viene chiamato Big Data, consentendo a chi li analizza di ottenere una plusvalenza legata ad analisi più generali e complete che incidono sull’ andamento complessivo della nostra Società. 

A cosa servono?

L’utilità dell’utilizzo dei Big Data è legata al fatto che, tramite l’analisi di quantità eccezionali di dati, si è in grado di cogliere relazioni altrimenti non rilevabili e definire modelli interpretativi della realtà estremamente complessi e dettagliati. Le informazioni derivanti dai Big Data saranno quindi utilizzabili nei più svariati campi d’applicazione: dall’ambito scientifico alle analisi economico-finanziarie, dalla pianificazione di strategie politiche (gli esempi ormai più famosi sono alla campagna elettorale di Trump e quella legata alla Brexit) fino alle campagne di marketing.

Quali sono le principali tipologie di Big Data?

È possibile raccogliere in tre tipologie principali i Big Data.

  • Parole: siamo nell’ambito della così detta culturomica, neologismo che identifica la disciplina che studia il comportamento umano e le tendenze culturali attraverso l’analisi quantitativa di testi digitalizzati. Attraverso l’analisi di questi, la culturominca mira a definire analisi e spiegazioni di fenomeni culturali, sociali, politici, ed economici attraverso il loro riflessi nel linguaggio e nelle modalità d’uso delle parole.
  • Posizione (geolocalizzazione): localizzando e analizzando gli spostamenti abituali od occasionali si può essere di fronte ad una fonte inesauribile di informazioni sugli stili di vita, possibilità economiche, relazioni sociali ed orientamenti culturali, politici e religiosi.
  • Interazioni: l’analisi delle informazioni derivanti (soprattutto) dal social networking può portare alla datificazione delle relazioni sociali. Vige qui il principio del "dimmi chi frequenti e/o con chi interagisci, e ti dirò chi sei".

Tramite quindi l’interfacciarsi direttamente (comunicazione people to machine o people to people) o indirettamente (comunicazione machine to machine) lasciamo in rete un distinto profilo che evidenzia moltissimi tratti della nostra vita, dei nostri gusti e della nostra personalità. La domanda ora da porsi è: abbiamo sviluppati i giusti "anticorpi" e la giusta consapevolezza per far si che l’uso di questi dati non diventi un abuso?

                                                                                                               
Alessandro Saviano

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